Devozionale

Una riflessione devozionale sulla vita e sull'esempio di Eric Liddell, di Marty Woods

Pertanto, poiché siamo circondati da un così grande nugolo di testimoni [che per fede hanno testimoniato la verità dell'assoluta fedeltà di Dio], spogliandoci di ogni peso inutile e del peccato che così facilmente e abilmente ci avvince, corriamo con perseveranza e persistenza attiva nella gara che ci è posta davanti. Ebrei 12:1

Ricordo che all'età di 24 anni ho visto per la prima volta Chariots of Fire. Ero seduto in teatro stordito, scioccato. Non ricordo di essere stato commosso da un film del genere. Ho divorato tutto quello che potevo leggere su Eric Liddell. Volevo essere come lui, sia allora che adesso.

100 anni dopo la sua partecipazione ai Giochi di Parigi, le Olimpiadi tornano a Parigi. Mentre scrivo questo, sono a Parigi. E' giovedì 11^th di luglio – lo stesso giorno in cui Eric Liddell, 100 anni fa, vinse la medaglia d'oro nella finale dei 400 metri.

Era la gara a cui partecipò quando sapeva di non poter correre i 100 metri perché le manche erano di domenica. Ha detto di correre i 400 metri, 'Corro i primi 200 metri più forte che potevo, poi, per i secondi 200 metri, con l'aiuto di Dio, corro più forte.'

Un giornalista descrisse Eric durante quella gara come "essendo stato spinto da qualche potere divino.'

Eric tornò in Scozia come un eroe, grandi folle accorsero per accoglierlo a casa e in suo onore si formarono fan club di adolescenti.

Ma la chiamata di Dio nella sua vita si è rivelata più forte della carriera sportiva di qualsiasi celebrità. Ha voltato le spalle a questa adulazione per diventare missionario in Cina. Quando iniziò il lungo viaggio in Cina, centinaia di sostenitori si presentarono per salutarlo. La sua è stata una vita di obbedienza. Egli ha detto: l'obbedienza alla volontà di Dio è il segreto della conoscenza e dell'intuizione spirituale. Per lui l’obbedienza costava caro. 

Nel 1941, il governo britannico esortò i suoi cittadini a lasciare la Cina perché la situazione stava diventando sempre più pericolosa e imprevedibile.

Eric ha detto addio a sua moglie e ai suoi figli e sono tornati in Canada. Rimase obbediente alla sua chiamata di ministro dei cinesi in Cina. È diventato padre di molti nonostante non potesse essere lì per generare i propri figli.

Il suo amico nel campo di concentramento ha descritto Eric...»È raro, infatti, che una persona abbia la fortuna di incontrare un santo ma lui gli si avvicini tanto quanto chiunque io abbia mai conosciuto.'

Nessuno sembrava aver avuto una brutta parola su di lui. Si è donato alle persone con cui ha lavorato.

Due mesi prima della liberazione del campo morì di tumore al cervello. Mentre esalava l'ultimo respiro, sussurrò: "È una resa completa." 

Chariots of Fire si conclude con sette parole, Quando Eric morì, tutta la Scozia pianse. Le persone avevano visto e sperimentato la grandezza.

Nella chiesa scozzese di Parigi il 6^thdel luglio 2024, cento anni esatti, per commemorare la corsa che Liddell non ha mai corso, è stata svelata una targa che includeva queste parole, Una leggenda. Un'eredità. Un'ispirazione. La sua eredità e ispirazione erano la sua scelta di principio rispetto al guadagno personale, scegliendo la domenica invece dei riflettori. Ha vissuto la sua vita da uomo per gli altri. La vita di Eric mi fa da mentore dalla tomba. Lo sento fare il tifo per me insieme a quelli gran nuvolo di testimoni.

Cento anni dopo, milioni di persone parlano di un’unica scelta fatta da Eric, ispirando centinaia di migliaia di credenti in tutto il mondo. Le gare si vincono o si perdono nel tratto finale. Eric è stato fedele fino alla fine. Lo voglio. 

Non ho una formula per vincere la gara. Ognuno corre a modo suo, o a modo suo. E da dove viene il potere di vedere la fine della corsa? Dall'interno. Gesù disse: 'Ecco, il regno di Dio è dentro di voi. Se con tutto il tuo cuore mi cerchi veramente, mai mi troverai.' Se ti impegni nell'amore di Cristo, allora è così che corri una corsa retta.' Eric Liddell